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A rischio fallimento 3800 imprese siciliane
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Anonymous Scrive "Il CREDA vuole con il presente comunicato portare alla giusta attenzione di tutti la sconcertante approvazione del Decreto di riforma del settore dei lavori Pubblici in Sicilia. Il Decreto, proposto dall'Assessore Luigi Gentile e condiviso dalla Giunta Regionale è uno dei provvedimenti più dannosi che potevano essere introdotti e causerà il collasso dell'intera economia siciliana. Decidere di introdurre in Sicilia lo stesso sistema di aggiudicazione delle gare d'appalto vigente nel resto del territorio nazionale significa voler condannare migliaia di imprese al fallimento e soprattutto è la palese dimostrazione che chi governa la Sicilia, dopo anni di dibattito, non ha ancora capito come funziona realmente il comparto. Per meglio chiarire la nostra rabbia e la nostra delusione vogliamo argomentare le affermazioni di cui sopra riportando di seguito le giuste argomentazioni."
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Vergognoso sistema di appalti
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Anonymous Scrive " Il CREDA, Comitato Regionale per la Difesa degli Appaltatori, invita tutti gli organi di stampa regionali a dare ampio spazio al presente comunicato al fine di porre alla giusta attenzione di tutti la sconcertante approvazione del Decreto di riforma del settore dei lavori Pubblici in Sicilia. Il Decreto, proposto dall'Assessore Luigi Gentile e condiviso dalla Giunta Regionale è uno dei provvedimenti più dannosi che potevano essere introdotti e causerà il collasso dell'intera economia siciliana. Decidere di introdurre in Sicilia lo stesso sistema di aggiudicazione delle gare d'appalto vigente nel resto del territorio nazionale significa voler condannare migliaia di imprese al fallimento e soprattutto è la palese dimostrazione che chi governa la Sicilia, dopo anni di dibattito, non ha ancora capito come funziona realmente il comparto. "
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REINA: «PONTE SULLO STRETTO, LA SFIDA SI PUO’ E SI DEVE VINCERE»
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Convegno internazionale a Catania: istituzioni, professionisti ed esperti a confronto Grasso: «Basta con le critiche sterili: prima il progetto, poi il dibattito» CATANIA – «Dobbiamo sfatare la questione relativa all’incidenza della spesa pubblica sull’infrastruttura “Ponte”, che verrà realizzata in project financing: il costo a carico dello Stato, a conti fatti sarebbe inferiore a quello di un ramo della metropolitana di Roma. Oggi, peraltro, non realizzare il ponte costerebbe più della metà del totale dell’investimento». Così il sottosegretario alle Infrastrutture Giuseppe Reina ha salutato la platea di esperti e professionisti, presente questa mattina – 21 maggio - a Catania (hotel Excelsior) al convegno internazionale “Ponte sullo stretto: la sfida dell’ingegneria”, organizzato dall’Ordine degli Ingegneri di Catania. Un momento di riflessione e confronto, che ha toccato diverse tematiche - politiche, tecniche, ambientali e sociali - relative alla grande opera. «La questione del ponte rappresenta un falso dilemma, trascinato da differenti correnti politiche – ha continuato Reina – alla sua realizzazione sono legate, a catena, infrastrutture ad esso collegate, necessarie per lo sviluppo del Paese. Basti pensare agli interventi che ricadrebbero su Messina: area dov’è necessaria un’urgente rimodulazione urbanistica e territoriale. Se è vero, come dice Pietro Ciucci, che il Ponte è l’ultimo lotto della Salerno-Reggio Calabria, che sta procedendo spedita per arrivare puntuale all’appuntamento con il 2013, dobbiamo sbrigarci, mettendo di canto una volta per tutte le polemiche».
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“PONTE SULLO STRETTO, LA SFIDA DELL’INGEGNERIA”
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Venerdì
21 maggio, ore 9.00, hotel Excelsior (Piazza Verga) Catania
Un
convegno – dibattito a confronto con istituzioni, professionisti ed esperti
CATANIA
– Sono ore in cui si rincorrono le voci sui tagli della prossima Finanziaria,
da cui pare non ne uscirebbero indenni i finanziamenti delle grandi opere, e
tra queste, il ponte sullo stretto di Messina. Una notizia ancora tutta da
verificare, che inevitabilmente riaccende il dibattito tra favorevoli e contrari,
che negli ultimi tempi sembrava avere messo da parte gli accesi confronti, i dissidi
e i progetti rimasti su carta, per cedere il passo a qualcosa di più concreto,
a una nuova realtà per l’area del Mediterraneo.
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INFLUENZA DELLE CENERI DA CARTIERA SULLE PRESTAZIONI DI CALCESTRUZZI AUTOCOMPATT
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INTRODUZIONE
Il calcestruzzo autocompattante è caratterizzato da elevata fluidità
accompagnata da adeguata coesione dell’impasto, tali da consentirne la posa in
opera in assenza di vibrazione, evitando fenomeni di segregazione durante le
fasi di getto e successiva presa. Al fine di conseguire questi requisiti, di per
sé antitetici, è necessario introdurre nella miscela un volume piuttosto elevato
di materiali con finezza paragonabile a quella del cemento [Khayat e Guizani,
1997; Borsoi et al, 2006; Okamura e Ozawa, 2003], senza tuttavia eccedere nel
contenuto di cemento stesso, onde evitare problemi di durabilità legati allo
sviluppo del calore di idratazione o a fessurazioni per ritiro. Nel
confezionamento di calcestruzzi autocompattanti risulta quindi importante
l’impiego di aggiunte minerali, non necessariamente con attività pozzolanica, ma
caratterizzate da un finezza pari ad almeno quella del cemento [Borsoi et al,
2006; Troli et al, 2003]. Si tratta spesso di sottoprodotti industriali che,
essendo ben impiegabili anche per la produzione di cementi di miscela [EN
197-1], sono spesso difficili da reperire.
Da Enco Journal n. 47 - 2009
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MUD - proroga del termine di presentazione del modello unico ambientale
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L'Italia può dire di aver attivato per i rifiuti speciali e pericolosi un sistema all'avanguardia in Europa ottenendo il massimo in termini di controllo ambientale ed anche in termini di efficienza e risparmio per le aziende". Lo afferma il Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo dopo l'approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legge che sposta al 30 giugno il termine di presentazione del modello unico ambientale (MUD)...
Fonte: Ministero dell'Ambiente
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Corso di aggiornamento professionale CALCOLO SISMICO AGLI ELEMENTI FINITI:
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1. affidabilità dei programmi 2. modellazione strutturale 3. attendibilità dei risultati 4. relazione integrativa AI SENSI DEI CAP. 7 e 10 NTC (DM 14.01.08) Modena, 28-29 Maggio 2010 RICHIESTE NTC Per evitare un’uso passivo dei programmi di calcolo, con rischi sulla sicurezza strutturale, le NTC (D.M. 14.01.08) tramite gli adempimenti del cap. 10, obbligano il Progettista a relazionare sull’affidabilità dei programmi e sui risultati ottenuti. Al Collaudatore il compito della verifica della relazione. A questo si aggiunge la necessità di una corretta modellazione delle strutture, da effettuarsi con i criteri sismici del cap. 7 NTC: modellazione dei tamponamenti, interrati in c.a. (squilibrio di rigidezze), analisi modale con elementi non resistenti a trazione, modello spaziale con conseguenti problemi di connessioni travi-muri (fem: no-drilling), ecc.
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Comunicato stampa dal CNI
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Un confronto proficuo Si è tenuto a Roma l’atteso vertice tra il ministro Alfano e i vertici degli ordini professionali. Al centro l’attesa riforma che metta fine al decreto Bersani. Soddisfazione del Presidente Gianni Rolando per un vertice durante il quale il Cni ha espresso le proprie linee guida in materia. “Esprimiamo piena soddisfazione per l’esito dell’incontro con il Ministro Alfano”. Così il Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri Gianni Rolando, alla fine del confronto che ha visto gli ordini discutere con il governo i temi principali in materia di riforma delle professioni. Il ministro ha mostrato di condividere il pensiero del Consiglio Nazionale degli Ingegneri che ha sempre sottolineato di operare “nell’interesse della collettività”. Del resto, come è stato ribadito durante la discussione, le professioni intellettuali sono nate per assicurare la salvaguardia dei cittadini. Nel caso specifico del Cni questo significa garantire la sicurezza del territorio e di chi ci abita...
Dal CNI
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ACCADUEO 2010 FERRARA 19-21 MAGGIO
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ACCADUEO è la Mostra Internazionale delle tecnologie per il trattamento e la distribuzione dell'acqua potabile e il trattamento delle acque reflue. ACCADUEO è il principale appuntamento internazionale da non mancare sia per la rilevanza degli argomenti trattati - sia per il peso economico e merceologico delle aziende presenti. Edizione dopo edizione, ACCADUEO si è affermata quale momento d'incontro tra le aziende espositrici e l'imprenditoria pubblica e privata con un occhio di riguardo alle novità del mercato. Tutte le più prestigiose aziende italiane prendono parte alla fiera affiancate dai nomi più importanti a livello europeo ed extraeuropeo. Ne è riprova diretta il significativo incremento di visitatori ed espositori ottenuto dalla scorsa edizione della manifestazione. www.accadueo.com
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GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA E…. L’ACQUA DEL RUBINETTO…
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La Giornata Mondiale dell’Acqua, celebrata quest’anno in tutta Italia grazie all’iniziativa realizzata da Federutility e Legambiente “Acqua del rubinetto? Sì, grazie”, ha rappresentato per i cittadini l’occasione per informarsi e conoscere la qualità dell’acqua potabile garantita da migliaia di controlli effettuati dai Gestori e dalle Autorità sanitarie. In 60 piazze italiane, i circoli di Legambiente e le aziende di servizi pubblici locali che gestiscono il ciclo idrico hanno organizzato “Punti informativi” per promuovere l’uso ed il risparmio dell’acqua di rubinetto e per illustrarne le caratteristiche ed i controlli cui essa è soggetta. Sono state fornite informazioni pratiche ai cittadini per sfatare luoghi comuni sull’acqua del rubinetto e per insegnare concretamente come risparmiarla. Per i circoli di Legambiente e le aziende (che oltre a gestire gli acquedotti si occupano anche di fognature e depurazione) si tratta dell’avvio di una campagna di sensibilizzazione che avrà anche altri momenti di collaborazione nel corso dell’anno. La Giornata Mondiale del’Acqua è stata istituita dalle Nazioni Unite nel 1992 per porre l’accento sul diritto all’acqua potabile per tutti gli esseri umani. Nel 2000, gli Stati membri si sono impegnati (Millennium Development Goals) a ridurre della metà la popolazione senza un accesso sostenibile all’acqua potabile e agli impianti igienici di base entro il 2015. http://www.federutility.it/quindici/
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