Il numero di Costruire in Laterizio n.132 (novembre/dicembre 2009), edito dal Gruppo Sole 24 Ore
(con oltre 18.000 copie di tiratura, gratuitamente consultabile sul sito web dell’Associazione,
www.laterizio.it), è stavolta dedicato alle architetture polacche.
La Polonia è stata crocevia di culture, svigorita dalla guerra, tormentata e trasformata
dall’economia pianificata e, quindi, stravolta dalle logiche liberiste della new economy generatrici di
nuovi e forti contrasti. In questi mutamenti continui e veloci, il Paese, ricco di connotati originali, è
sempre stata capace coscientemente di riemergere recuperando la propria identità e rinnovandosi
attraverso la ricerca nel passato dei propri fondamenti, in quelle radici culturali a cui, da sempre,
hanno attinto le avanguardie. In particolare, per le discipline architettoniche e di pianificazione del
territorio sono facilmente identificabili i codici di una vera e propria scuola che, fin dagli anni Venti
del secolo scorso, ha prodotto personaggi che con perizia si sono fatti conoscere in Europa ed
oltre oceano.
In tale contesto, il laterizio, riappropriatosi del ruolo di materiale di qualità per architetture di qualità,
si presenta però esso stesso come un materiale nuovo, un prodotto industriale rettificato,
diversamente decorato e finito, impiegabile con tecniche diverse e per soluzioni evolute; un
materiale concepito da sistemi informatizzati che si propone con impieghi disciplinati e rigorosi, tra
segni della tradizione e tecniche innovative, contrapponendosi alle tendenze giocose
caratteristiche dell’attuale fare globale.
L’impiego rivalutato e sperimentale del laterizio nell’odierna architettura polacca, in un certo qual
modo, attua quanto auspicato dalla locuzione latina ‘nec temere nec timida’, motto della città di
Danzica. Il laterizio viene così impiegato in maniera consapevole, nè troppo temerariamente ma
neanche timidamente: montato a secco o a umido, con tessiture modulari, più o meno regolari, e
giunti disegnati a costituire elementi di chiusura o sistemi frangisole, elementi infilati e decorati.
Nella rivista vengono illustrati solo alcuni degli esempi dell’architettura di una nazione che oggi più
che mai - riprendendo il pensiero dell’architetto di origine polacca Daniel Libeskind - costruisce
ponti verso il futuro, fissando il passato con occhi limpidi.
Gli articoli sono suddivisi in cinque aree tematiche principali, come riportato di seguito.
Progetti
Konior Studio, Symphony, Accademia musicale di
Katowice
(di Veronica Dal Buono)
Krzysztof Ingarden, Padiglione Wyspianski 2000 a
Cracovia
(di Davide Turrini)
Atelier Loegler, Financial Institute, Facoltà di
Economia a Cracovia
(di Adolfo F. L. Baratta)
Tomasz M. Konior, Complesso scolastico e sportivo a
Varsavia
(di Davide Turrini)
Medusa Group, Loft a Gliwice
(di Alberto Ferraresi)
Sud Architectes, Il complesso Manufaktura a Lodz
(di Alberto Ferraresi)
Intervista
A colloquio con Bartosz Haduch (di Veronica Dal Buono)
Bartosz Haduch, fonda nel 2007, a Cracovia, lo studio NArchitekTURA/ NArchitecTURE, già nella
denominazione programmatica sintesi di “natura” e “architettura”. Lo studio si specializza nel
“progetto” ad ogni livello, dalla scala urbana a quella architettonica, per scendere nel dettaglio fino
al design di interni ed al disegno industriale; diventa punto d’incontro di specialisti di molteplici
discipline, architetti ma anche ingegneri, esperti della luce, paesaggisti, grafici e fashion designer;
tema da perseguire costantemente è il rapporto tra la natura ed il progetto, tenendo sempre in
considerazione argomentazioni quali lo sviluppo sostenibile, il risparmio energetico, il riciclaggio, le
problematiche legate allo sfruttamento ambientale.
Tecnologia
Il controllo dei rumori di calpestio: i pavimenti galleggianti (di Gianfranco Cellai, Antonio
Laurìa)
Il pavimento galleggiante rappresenta una soluzione tecnica particolarmente efficace per limitare la
trasmissione dei rumori di calpestio all’interno degli edifici. Vengono illustrati alcuni particolari
costruttivi che evidenziano come l’accuratezza progettuale e la messa in opera svolgano un ruolo
essenziale per conseguire obiettivi di qualità.
Ricerca
Valutazione economico-ambientale di soluzioni di involucro edilizio (di Francesca Thiébat)
Si riportano i risultati di una ricerca di dottorato condotta presso il Politecnico di Torino, con la
proposta di una nuova metodologia per misurare la performance globale (energetica, ambientale e
di costo) in relazione al ciclo di vita nel settore delle costruzioni. L’applicazione illustrata riguarda la
prestazione globale di componenti edilizi di chiusura opaca verticale.
Costruire oggi: muratura portante versus strutture intelaiate in c.a. (di Marco Boscolo Bielo)
L’analisi dei costi per la realizzazione di un edificio per il terziario a Godega di S. Urbano (TV), a
parità di progetto architettonico, di sicurezza strutturale e di prestazioni funzionali (isolamento
termico e protezione acustica), ha visto prevalere la soluzione costruttiva in muratura ordinaria
portante rispetto a quella intelaiata in cemento armato, confermando, ancora una volta, la validità
economica e tecnica delle soluzioni “massive”.
Dettagli
Essenzialità del dettaglio: Diverserighestudio, Edificio residenziale Scirocco, San Pietro in
Casale (BO), 2008 (di Valeria Giurdanella)
Completano il numero, oltre al sommario in inglese, le rubriche: news, prodotti, panorama, in primo
piano, focus, recensioni e l’indice dell’anno.
