Entro il 2020 nell’Unione Europea si dovrà costruire
solo immobili a “energia quasi zero”
CATANIA – «Rottamiamo
gli edifici energivori e non sicuri dal punto di vista sismico». Più che una
provocazione, è una concreta linea d’intervento quella che il presidente della Fondazione dell’Ordine degli Ingegneri di
Catania Santi Maria Cascone propone ai professionisti della provincia, con
un convinto e lungimirante sguardo alla nuova normativa europea sulla
prestazione energetica in edilizia (2010/31/UE), secondo cui entro il 2020
tutti gli edifici di nuova costruzione o ristrutturazione dovranno essere «a
energia quasi zero».
I vantaggi per
la comunità catanese sono evidenti: «Oltre all’antisismica è necessario attuare
l’isolamento termico che non significa soltanto ripararsi dal freddo ma anche
dal caldo – continua Cascone - a un maggior incremento delle moderne tecniche
termoisolanti fa da positivo contraltare un minore uso di climatizzatori in
tutte le stagioni. Tradotto in termini di sostenibilità, significa una
consistente diminuzione di energia».
Ad avvalorare
questa tesi il presidente dell’Anit
(Associazione Nazionale per l’Isolamento termico e acustico) Valeria Erba, intervenuta nel corso
del seminario formativo tenutosi ieri – lunedì 8 novembre – sul “Rivestimento
termoisolante a cappotto”, organizzato dalla Fondazione in collaborazione con l’associazione
e l’azienda Caparol.
«La Sicilia
rappresenta un importante case history
in materia – ha aggiunto la Erba – in particolar modo nel territorio catanese
c’è molta volontà di imparare le nuove prassi, di conoscere tutto ciò che
consente di risparmiare e vivere bene. Perché la buona edilizia è sicurezza,
sostenibilità ma anche comfort».
Al seminario,
dopo i saluti del segretario della Fondazione Alfio Grassi e del tesoriere della Fondazione dell’Ordine etneo
degli Architetti Benedetto Caruso,
sono intervenuti inoltre i dirigenti della Caparol: Giuseppe Galise (direttore vendite Sud), Federico Tedeschi (direttore promozione tecnica) e Luisa Auletta (responsabile promozione
tecnica Sicilia). Ha coordinato Vincenzo
La Manna, componente del Consiglio della Fondazione Ingegneri.
9 novembre
2010