Seminario
tecnico organizzato dalla Fondazione degli Ingegneri di Catania
Sistema
integrato, più risparmio, meno impatto ambientale
CATANIA – Nel
quadro del programma Ue 2007/2013, alla voce “fonti di energia rinnovabili e
alternative” si contano 528 milioni di euro di finanziamenti, parte dei quali
destinati alla realizzazione di impianti fotovoltaici.
Non mancano quindi
le risorse e, di conseguenza, le prospettive di risparmio energetico nonché economico,
se si pensa che, secondo una previsione dell’assessorato all’Industria della
Regione Siciliana, sarebbero oltre 2mila i posti di lavoro da impiegare nel
settore. Quella del fotovoltaico è una realtà nuova che sembra avere tutte le
carte in regola per affermarsi - a detta degli esperti - come un’alternativa
valida per la produzione di energia, portando più benefici e che svantaggi. Ma
c’è di più: data la criticità del territorio italiano (il 46% è sottoposto a
vincoli storico-paesaggistici), l’integrazione architettonica del fotovoltaico
diventerebbe indispensabile per il rispetto ambientale. A correre in aiuto
arrivano le tegole fotovoltaiche, un sistema secondo cui la cella è inglobata
all’interno dell’elemento architettonico, la tegola appunto, in modo da
generare energia e non intaccare l’assetto estetico.
Se n’è parlato
in occasione del seminario tecnico promosso dalla Fondazione degli Ingegneri di
Catania, prevista nell’ambito dei seminari dell’innovazione rivolto
all’aggiornamento dei professionisti: «Parliamo di una realtà divenuta ormai
indispensabile – ha affermato il presidente della Fondazione Santi Maria
Cascone – non può esistere progettazione che non ne tenga conto, soprattutto come
soluzione alternativa nei centri storici, dove l’impatto visivo assume una
rilevanza maggiore». Si tratta di un
mercato in rapida crescita che mira a tagliare il traguardo di 3000 MW
installati entro il 2016: «Il fotovoltaico integrato può sostituire del
tutto il componente edilizio – ha sottolineato Mauro Spagnolo dell’Università La Sapienza di Roma – nonostante
il costo sia maggiore di 1/3 rispetto al tradizionale. A tal proposito ritengo
che sia compito dello Stato informare, incentivare, ponendo i giusti limiti
normativi e qualitativi, e colmando il margine di differenza dei costi favore
dei privati».
Dallo sgravio fiscale superiore, alle tariffe incentivanti al
perfetto isolamento termico con cui si riducono i consumi per il riscaldamento
e il raffrescamento: questi alcuni dei tempi affrontati nel corso del seminario,
i cui lavori sono stati introdotti dal segretario della Fondazione Alfio Grassi. Sono inoltre intervenuti
il segretario dell’Ordine degli Ingegneri etnei Aldo Abate, l’amministratore
delegato e il capo area della Tegola Canadese spa, rispettivamente Fulvio
Cappelli e Tommaso Pietropaolo.
24
giugno 2010