Roma - Ecco i campus all'americana . Sorgeranno a Pietralata, Acilia e a Tor Vergata. Verranno costruiti con capitali privati. L'investimento sarà di 484 milioni.
Alloggi, ma non solo. Anche piscine, campi da tennis, attrezzature per l'atletica leggera. E poi laboratori, biblioteche, spazi comuni. Saranno così i campus delle tre università romane, come quelli degli studenti americani che si vedono nei film. Ma il progetto, che si snoderà tra Tor Vergata, Pietralata e Acilia, parte da un'esigenza molto nostrana, quella di strappare gli studenti fuori sede all'abbraccio mortale del caro affitti. Perché gli alloggi dei campus saranno regolarmente affittati per una somma contenuta, 350 euro al mese, che non è proibitiva per gli studenti ma permetterà comunque di ammortizzare nel tempo i soldi spesi. Soldi che tireranno fuori privati interessati a questo tipo di investimento.
Scritto da Renata Mambelli
fonte: La repubblica
Alloggi, ma non solo. Anche piscine, campi da tennis, attrezzature per l'atletica leggera. E poi laboratori, biblioteche, spazi comuni. Saranno così i campus delle tre università romane, come quelli degli studenti americani che si vedono nei film. Ma il progetto, che si snoderà tra Tor Vergata, Pietralata e Acilia, parte da un'esigenza molto nostrana, quella di strappare gli studenti fuori sede all'abbraccio mortale del caro affitti. Perché gli alloggi dei campus saranno regolarmente affittati per una somma contenuta, 350 euro al mese, che non è proibitiva per gli studenti ma permetterà comunque di ammortizzare nel tempo i soldi spesi. Soldi che tireranno fuori privati interessati a questo tipo di investimento.
Del progetto dei Campus si è discusso ieri a Roma in un convegno al quale hanno partecipato tra gli altri il sindaco Walter Veltroni, gli assessori ai lavori pubblici e all'urbanistica Giancarlo D'Alessandro e Roberto Morassut e i rettori Renato Guarini della Sapienza, Alessandro Finazzi Agrò di Tor Vergata, Guido Fabiani di Roma Tre. Gli impianti progettati, ha detto il sindaco, «non saranno case dello studente, ma veri e propri campus che garantiscono una qualità architettonica e una qualità di vita degli studenti. Per ora sono previsti seimila nuovi posti letto, ma ne dobbiamo programmare molti di più se vogliamo confermare Roma come città universitaria». «I campus non sono case per studenti meritevoli o bisognosi», chiarisce l'assessore D'Alessandro, «sono alloggi che vengono messi sul libero mercato e sono un affare per tutti: per gli studenti, che finalmente possono sfuggire al ricatto degli affitti astronomici, per le Università che si dotano di servizi adeguati, per gli operatori economici che investono nel progetto e che ci potranno guadagnare».
Il campus della Sapienza nascerà nelle aree Sdo di Pietralata di proprietà del Comune. Quello di Tor Vergata, sui terreni dell'Università, sfrutterà le strutture per i mondiali di nuoto realizzati da Vianini-Caltagirone, mentre il campus di Roma Tre sarà ad Acilia, su un terreno della Pirelli, e sarà costruito dal gruppo Pirelli. Il progetto, ad ultimazione, prevede 2.400 posti letto a Pietralata, 2.795 a Tor Vergata e 1.200 posti letto ad Acilia. L'investimento complessivo sarà di 484 milioni di euro. Sui tempi la previsione è più difficile: «Da quando l'operazione prenderà il via basteranno 18, 24 mesi. Ma dobbiamo ancora effettuare delle scelte». E gli iniziali 6 mila posti potrebbero raddoppiare. Anche perché, ricorda D'Alessandro, su Roma gravitano 60 mila fuori sede, di cui 6 mila stranieri. «La domanda è molto alta, e proprio per questo bisogna accompagnare la vocazione universitaria di Roma con una dotazione di servizi adeguata».
Sempre al Convegno, l'assessore regionale alla Scuola Silvia Costa ha annunciato che entro giugno inizieranno i lavori per 13 nuove residenze universitarie, di cui 12 a Roma, con una spesa di 172 milioni per 2.500 alloggi. Si tratta di residenze per studenti meritevoli e indigenti, per le quali sono state presentate 3.674 domande a fronte di una disponibilità di appena 1.966 posti in tutta la regione.