Roma - Nasce lo skatepark del Flaminio. Sarà il più grande d'Europa, avrà anche un'area basket
Di Marco Occhipinti fonte: La repubblica
Il team di progettisti ha lavorato con gli esperti americani Un percorso riproduce ostacoli della realtà urbana Sorgerà nell'area abbandonata sotto il viadotto di corso Francia. 'Basta correre sui mosaici del Foro Italico' Sarà il più grande skatepark d'Europa...
Il team di progettisti ha lavorato con gli esperti americani Un percorso riproduce ostacoli della realtà urbana Sorgerà nell'area abbandonata sotto il viadotto di corso Francia. 'Basta correre sui mosaici del Foro Italico'
Sarà il più grande skatepark d'Europa, ma soprattutto la prima struttura del genere a Roma, per la felicità di tutti gli amanti della tavola su rotelle della capitale. L'opera, voluta dal Comune, costerà complessivamente 1.000.000 di euro e per essa il consiglio comunale nel 2005 ha già stanziato 500.000 mila euro in sede di bilancio. Occuperà un'area totale di 6400 mq nel quartiere Flaminio, da cui il nome 'SFR, Skatepark-Flaminio-Roma', al posto dello spazio abbandonato sotto al viadotto di Corso Francia.
L'area in questione è sotto la competenza del Dipartimento delle Politiche Ambientali, che, nella persona dell'assessore capitolino all'Ambiente Dario Esposito, ha fin dall'inizio sostenuto l'operazione che punta alla riqualificazione di una superficie urbana al momento totalmente inutilizzata. Tra i primi sostenitori del progetto (da ottobre in conferenza di servizi) Carlo Fayer, della lista civica «Roma per Veltroni», con i suoi 32 anni è il più giovane consigliere comunale e unico architetto di professione dell'aula Giulio Cesare. Per queste due ragioni nel 2002 a lui si rivolse un gruppo di studenti della facoltà di Architettura di Roma Tre - Giulia Leoni, Fabio Martellino, Vincenzo Paolini, Francesco Racani - che, assieme al designer Andrè Philippe Solari, ebbero l'idea di dare una risposta permanente alle esigenze della grande tribù degli skaters capitolini.
«Si tratta di un'opera irrinunciabile - sostiene Fayer - per una città che vanta una popolazione giovanile di grandi proporzioni. E tra loro sport estremi e fenomeni urbani come lo skate sono sempre più diffusi. Non è accettabile però che ciò avvenga a danno di monumenti, come succede oggi nella zona olimpica, dove gli skater si ritrovano a praticare questa loro passione sui mosaici del Foro italico, da poco restaurati».
Appena terminata la conferenza dei servizi il progetto definitivo del SFR sarà presentato alle associazioni di quartiere per osservazioni e proposte. «Fino ad oggi - spiega l'architetto Fabio Martellino, uno dei progettisti - ci siamo avvalsi della consulenza di un gruppo di designer e costruttori di skatepark statunitensi, la Dreamland, e di esperti skaters della scena romana per quanto riguarda le traiettorie dei percorsi. L'impianto con superfici interamente in cemento sarà composto da un'area Street di 1700 mq, pensata come una Skate Plaza, secondo le abitudini degli skaters nostrani, ovvero uno spazio che riproduce per forme, distanze e arredi urbani ciò che si può incontrare per strada: scale, corrimano, rampe, muri e ostacoli di ogni genere. Ma anche da un'area Bowl di 1400 mq, composta dall'unione di più vasche che hanno profondità e raggi di curvatura variabili, secondo la tradizione americana, che ha visto nascere il fenomeno proprio dentro le piscine a semisfera delle ville californiane, tenute vuote durante la crisi idrica a fine anni ?60».
La struttura sarà completata da un'area basket di 1800 mq, un bar caffetteria, un'infermeria e un deposito per il noleggio e la riparazione del materiale. Infine un'area protetta per il pubblico e non pattinabile attraverserà l'intero skatepark, per dare la possibilità di accedere anche a chi semplicemente vuole godersi le evoluzioni acrobatiche dei più esperti.