Le tecnologie avanzate hanno ormai invaso la vita quotidiana e l'uomo se ne è servito e tuttora se ne serve per dar vita a nuove idee per migliorare la propria esistenza a costi sempre più bassi: una di queste idee è la DOMOTICA, neologismo derivato dal francese "domatique" e "informatique" cioè casa automatizzata o per meglio rendere l' idea, "casa intelligente"
Le origini di questa disciplina risalgono agli anni '70, quando per la prima volta si è cominciato a studiare e progettare l'interconnessione di impianti come quelli di illuminazione e sicurezza al fine di automatizzarli. Lo scopo fondamentale della domotica, in una realtà sempre più complicata e frenetica, è quello di semplificare la vita tramite la realizzazione di case confortevoli, accessoriatissime e soprattutto sicure.
Il controllo della casa viene affidato a un software che, tramite speciali moduli di input/output intelligenti, gestisce al meglio tutti i sistemi elettrici ed elettronici.
Come spesso accade le prime realizzazioni sono state accompagnate da vari inconvenienti ed è per questo, o forse per la famosa "fobia del nuovo", che la domotica non ha riscosso grande successo tra il pubblico, ancora in maggioranza pervaso da una concezione negativa di queste tecnologie o semplicemente ancora scettico.
Per i più fiduciosi la domotica riveste un ruolo di tale importanza da poter essere considerata una nuova rivoluzione industriale, mentre per i più tradizionalisti essa rappresenta un altro passo verso modelli di vita sempre più innaturali e artificiosi. Eppure questo passo sembra quasi inevitabile: non si può fare a meno dei più svariati strumenti tecnologici,elettrodomestici e dispositivi di comunicazione che, a insaputa della maggioranza degli utilizzatori, nascondono già al loro interno microprocessori in grado di gestire il funzionamento di software e protocolli che li trasformeranno in dispositivi di rete.
L'odierna convivenza con internet ha diffuso negli utenti tra l'altro, una cultura informatica che prima mancava e che è terreno fertile per radicare concetti ritenuti troppo innovativi fino a qualche anno fa e per rendere naturale l'introduzione di tale struttura all'interno della propria casa. Ciò potrebbe causare qualche effetto negativo quale situazioni limitative per la libertà personale o intrusioni indesiderate nei dispositivi ma tutto questo appare irrisorio in confronto ai vantaggi.
Il primo di questi è il risparmio energetico (quello di energia elettrica è stimato fino al 20-30%), accompagnato da un più sicuro funzionamento dei carichi oramai necessario dato l'aumento dei dispositivi elettronici e il conseguente consumo di picco che può provocare black out e danni all' impianto.
L'ottimizzazione dei costi dei servizi di pubblica utilità si ottiene per esempio adattando la temperatura e l'illuminazione delle camere alla effettiva presenza di persone al loro interno e all'attività che stanno svolgendo.
L'integrazione dei sistemi di antifurto con il controllo delle luci rende più sicuri gli edifici, così come vari dispositivi controllati rendono praticamente inesistenti minacce quali fughe di gas e corto circuiti.
La domotica permetterà il superamento di barriere architettoniche, punto questo, particolarmente importante per malati, anziani e portatori di handicap: i comandi vocali rappresentano un valido aiuto per quest'ultimi (oltre che uno sfizio per i più pigri), mentre il collegamento dell'impianto domestico con l'esterno per permetterà di intervenire in situazioni di emergenza.