Bari - Sottoscritta a Roma l'intesa col governo. Nodo ferroviario si farà il progetto per l'interramento
fonte: La repubblica
Di R.Lor
Lo studio per la revisione del nodo ferroviario si farà. Partirà immediatamente e si concluderà in un paio di mesi. Servirà a verificare se sia possibile interrare i binari a nord e a sud di Bari e la stazione centrale, ma anche indicare ipotesi di riuso delle aree che saranno liberate dalle ferrovie. Il protocollo d'intesa è stato firmato ieri a Roma dal sottosegretario alle Infrastrutture, Guido Viceconte, dall'assessore regionale ai Trasporti, Mario Loizzo, dagli assessori comunali Ludovico Abbaticchio (Urbanistica) e Antonio De Caro (Mobilità) e da Pasquale Borrelli, direttore compartimentale di Rfi.
Di R.Lor
Lo studio per la revisione del nodo ferroviario si farà. Partirà immediatamente e si concluderà in un paio di mesi. Servirà a verificare se sia possibile interrare i binari a nord e a sud di Bari e la stazione centrale, ma anche indicare ipotesi di riuso delle aree che saranno liberate dalle ferrovie. Il protocollo d'intesa è stato firmato ieri a Roma dal sottosegretario alle Infrastrutture, Guido Viceconte, dall'assessore regionale ai Trasporti, Mario Loizzo, dagli assessori comunali Ludovico Abbaticchio (Urbanistica) e Antonio De Caro (Mobilità) e da Pasquale Borrelli, direttore compartimentale di Rfi.
«Si apre una straordinaria opportunità per la riqualificazione urbanistica e per la creazione di un moderno sistema dei trasporti nel capoluogo», spiega a caldo l'assessore regionale ai Trasporti, Mario Loizzo. «È un primo passo importante perché getta le basi per modifiche reali dell'accordo sul nodo ferroviario - dice soddisfatto l'assessore all'Urbanistica, Ludovico Abbaticchio -. È l'inizio di un percorso che in passato sembrava impossibile». La sua collega ai Lavori pubblici, Simonetta Lorusso, rimasta a Bari per impegni istituzionali, ma che ha seguito tutta la vicenda, concorda. «Non sappiamo ancora se i binari potranno essere interrati, ma abbiamo compiuto un passo in avanti considerevole perché, almeno, se ne discuterà», dice.
L'interramento dei binari nel tratto Japigia-Madonnella e a Palese e Santo Spirito è stata la prima richiesta che Comune e Regione hanno fatto al ministero delle Infrastrutture. Incassata la disponibilità del governo e di Rfi ad avviare lo studio di fattibilità, l'assessore regionale Mario Loizzo ha trovato nel bilancio regionale i fondi per finanziare il lavoro dei tecnici. La parte più complessa dell'operazione deve però ancora inziare. Se lo studio di fattibilità dovesse dare esito positivo, bisognerà trovare i finanziamenti. La Regione si è già detta pronta a fare la propria parte, attingendo anche dai fondi europei. Tuttavia, per mettere insieme tutta la somma, di certo considerevole, sarà chiesto anche l'intervento del Cipe.
«Faremo tutto quanto in nostro potere - assicura l'assessore Antonio De Caro -. C'è la volontà di tutti, ferrovie comprese, di affrontare quello che da sempre è il problema principale di Bari: assicurare la permeabilità fra le due zone della città tagliate in due dai binari. Il tavolo tecnico affronterà anche una serie di problemi di natura urbanistica. Insieme con i dirigenti di ferrovie e Regione, costruiremo un gruppo di pilotaggio che cercherà di affrontare tutte le problematiche del trasporto integrato».
Non tutti sono però convinti della bontà dell'operazione. Giuseppe Varcaccio, consigliere di Alleanza nazionale, giudica negativamente l'accordo, soprattutto nella parte che riguarda Palese e Santo Spirito. «È singolare - dice - che l'amministrazione comunale metta da parte un progetto già approvato e finanziato, che consentirebbe di eliminare da subito i passaggi a livello e Palese e Santo Spirito, per avventurarsi su un sentiero incerto sotto tutti i punti di vista. Spero che abbiano il coraggio di spiegarlo agli abitanti dei due quartieri, che assistono impotenti alla morte di gente sui binari, proprio a causa dei passaggi a livello».