Forte allarme dei costruttori per la gravissima situazione debitoria dell' ANAS
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Argomento: Edilweb News


è resa ancora più grave dal fatto che le imprese sono obbligate al versamento dell’Iva su fatture emesse e non pagate”.

fonte: Basilicatanews.info

“Il livello d`allarme per la carenza di risorse finanziarie dell’ ANAS continua ad essere altissimo”. È quanto ha dichiarato Rita TAMBURRINO, Presidente della Sezione Edili ANCE di CONFINDUSTRIA Matera, che ha evidenziato il ripetuto intervento di ANCE sul Governo per chiedere i provvedimenti necessari per scongiurare i rischi della situazione in atto.
“All’ANAS vanno assicurati urgentemente i mezzi economici, che ad oggi nè la Finanziaria nè altri provvedimenti all’esame del Governo e del Parlamento assicurano, per onorare i debiti scaduti nei confronti delle imprese appaltatrici, molte delle quali rischiano il fallimento con le intuibili, gravissime conseguenze anche occupazionali. Questa situazione – continua Rita TAMBURRINO - è resa ancora più grave dal fatto che le imprese sono obbligate al versamento dell’Iva su fatture emesse e non pagate”.
L’Ance ha chiesto che l’Anas sia messa in grado di far fronte ad almeno queste esigenze minime: onorare i debiti nei confronti delle imprese; mandare avanti i lavori in corso; aggiudicare i contratti per i quali sono state già esperite le gare e garantire il proseguimento dei lavori di manutenzione.
A quanto risulta, l’Anas avrebbe già dettagliatamente specificato e quantificato al Governo i fabbisogni in termini di cassa e di competenza proponendo fra l’altro di essere autorizzata al ricorso all’indebitamento e alla cartolarizzazione dei crediti vantati verso alcuni concessionari autostradali. È contemporaneamente essenziale provvedere urgentemente all’erogazione del finanziamento previsto dal “Contratto di programma”.
L’Ance sottolinea che in tal modo si sopperirebbe solo a necessità finanziarie contingenti, ma rimarrebbe comunque l`impossibilita` per l`Anas di appaltare nel 2006 nuove opere.
“Forti perplessità”, secondo la TAMBURRINO, “suscitano inoltre le misure di riforma dell’ANAS approvate dal Senato. Se da una parte, infatti, è comprensibile dare la possibilità all’Anas di fissare dei pedaggi, reali o virtuali, meno condivisibile risulta la scelta di spezzettare l’Azienda in tanti sub concessionari, scelta che di fatto rischia di portare alla dispersione del patrimonio di competenze tecniche e professionali rappresentato dall’Anas”.





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