Comunicato stampa dal CNI
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Argomento: Edilweb News


Un confronto proficuo
Si è tenuto a Roma l’atteso vertice tra il ministro Alfano e i vertici degli ordini professionali. Al centro l’attesa riforma che metta fine al decreto Bersani. Soddisfazione del Presidente Gianni Rolando per un vertice durante il quale il Cni ha espresso le proprie linee guida in materia.
“Esprimiamo piena soddisfazione per l’esito dell’incontro con il Ministro Alfano”. Così il Presidente del Consiglio Nazionale Ingegneri Gianni Rolando, alla fine del confronto che ha visto gli ordini discutere con il governo i temi principali in materia di riforma delle professioni.
Il ministro ha mostrato di condividere il pensiero del Consiglio Nazionale degli Ingegneri che ha sempre sottolineato di operare “nell’interesse della collettività”. Del resto, come è stato ribadito durante la discussione, le professioni intellettuali sono nate per assicurare la salvaguardia dei cittadini. Nel caso specifico del Cni questo significa garantire la sicurezza del territorio e di chi ci abita...

Dal CNI


In questo senso Rolando ha ricordato come la riforma in oggetto sia indispensabile “per stare al passo con l’evoluzione delle professioni in modo da esercitare l’attività stessa al meglio”. Il Presidente nazionale degli ingegneri ha sottolineato come il percorso professionale debba seguire un iter ben definito:”Un’adeguata preparazione universitaria, un esame di stato che garantisca l’accesso al mondo del lavoro e che non va visto come barriere in difesa di un monopolio, o peggio ancora di presunti privilegi, ma bensì come garanzia per i cittadini”. Gianni Rolando ha ricordato che anche con l’esame di stato l’accesso alla professione è possibile nel 90% dei casi. Delineate le linee generali sarà importante dare avvio ad una fase che metta mano a due aspetti rilevanti:
1 – Il controllo deontologico
2 –L’aggiornamento per garantire che gli ingegneri siano sempre all’altezza della situazione e quindi possano fornire prestazioni di alto livello qualitativo.
Da parte sua il ministro Alfano ha altresì affermato che, dopo la fase comune che prevede una verifica su principi comuni, si passerà alla disamina dei singoli ordini professionali.
A questo proposito Rolando ha rimarcato che “il settore tecnico dovrà essere ristrutturato per tutte le dieci professioni al di là dell’appartenenza al “Cup” e al “Pat”.
Sulla spinosa questione delle tariffe il Presidente del Cni ha evidenziato come il fallimento del decreto Bersani sia stato provato dai fatti, visto che “non si è avuto un allargamento del mercato e quindi l’ampliamento della scelta per gli utenti, ma è seguita una lotta selvaggia con ribassi anche del 90%, 95%. Dunque una diminuzione delle prestazioni, dato che il mercato si è ulteriormente ristretto in quanto i singoli professionisti non partecipano più alle gare”.
Il Cni quindi riafferma la necessità di annullare il decreto Bersani e di procedere ad una riforma a tutto campo che delinei una riforma delle professioni dinamica con modalità snelle di gestione e un’ampia tutela per i cittadini, nel rispetto della dignità professionale e tariffe chiare.
Gianni Rolando alla conclusione del vertice ha ribadito la “totale disponibilità del Cni a collaborare con il governo”.






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