Oggi le imprese edili italiane si trovano a dover applicare un nuovo modello di governo della complessità e a dover affrontare un’evoluzione organizzativa, tecnologica e strumentale, misurandosi con le tecnologie informatiche. Le necessità imprescindibili di questo nuovo modello sono rappresentate dalla costruzione di una rete tra le imprese per l’ottimizzazione di funzioni condivise (come per esempio consorzi d’acquisto, marchi di qualità, codificazione di prodotti e processi condivisa, ecc.), la creazione di una rete tra imprese e istituzioni e l’interoperatività dei processi aziendali (dalla progettazione alla contrattualistica, dalla produzione alla rendicontazione). In questo contesto la tecnologia può giocare, come in altri settori, un ruolo chiave nel realizzare concretamente l’innovazione dei processi.

“In uno scenario caratterizzato dalla presenza nel processo costruttivo di molteplici attori, ognuno autonomo ed indipendente, serve la consapevolezza della inderogabile necessità di un linguaggio condiviso, di una semantica comune nella individuazione degli elementi e dei fattori della produzione senza la quale qualsiasi tecnologia è inutile e qualsiasi cultura è insufficiente”, ha dichiarato Claudio De Albertis, presidente di Assimpredil Ance. “Il tempo, la condivisione degli obiettivi, il controllo degli adempimenti sono gli elementi che consentiranno all’industria delle costruzioni di essere al servizio delle esigenze del Paese. L’innovazione tecnologica può essere strumento per dare un contenuto concreto a questa volontà.”