Sicurezza e sua gestione negli edifici pubblici
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Argomento: Articoli di interesse tecnico


Termini “sicurezza” e “sicuro” fanno ormai parte del lessico corrente e sono normalmente utilizzati, insieme ad altri, per la definizione...

Scritto da Filippo Salvatore Carlo

presente anche su: costruzioni.net


Termini “sicurezza” e “sicuro” fanno ormai parte del lessico corrente e sono normalmente utilizzati, insieme ad altri, per la definizione di un buon prodotto edilizio. Sempre più spesso si parla, infatti, della sicurezza del costruito nelle varie accezioni che questo termine può avere.

Tale problematica ha riscontro in leggi nazionali e in alcune normative tecniche regionali che fanno esplicito riferimento alla sicurezza come elemento di controllo della qualità edilizia.

I soggetti ai quali rivolgere le attenzioni nel progettare la sicurezza sono costituiti da tutte le possibili fisionomie d’utenza e classi di età, essendo tutti potenzialmente vittime di una progettazione scorretta perchè disattenta al problema.

C’è da tenere presente che molto spesso il problema della sicurezza, e dei requisiti atti a garantirla, non è a se stante ma si intreccia con altre classi di esigenze e requisiti per cui, in alcuni casi, risulta difficile definirne nettamente i contorni e chiarire le prescrizioni risolutive.


In generale si può dire che i provvedimenti di sicurezza da porre in essere in un impianto pubblico possono essere:


a)    di tipo preventivo – atti cioè ad assicurare al pubblico le vie di uscita e la strada nel più breve termine di tempo possibile; nell’ottenere la incombustibilità di tutta l’attrezzatura fissa e mobile del sito; nella scelta infine dei materiali e mezzi costruttivi adeguati. Per cui tali provvedimenti si possono così riassumere:


-         provvedimenti per il pubblico

-         resistenza al fuoco dei materiali da costruzione

-         protezione e ignifugazione dei materiali da costruzione


b)    di tipo difensivo – atti a garantire l’incolumità degli utenti e del personale in caso di incendio come, ad esempio

-         l’uso di pareti tagliafuoco

-         percorsi di uscita e scale di dimensioni opportune


c)     di  vigilanza - costituiti da rigorosi controlli sul funzionamento degli spazi e sul mantenimento dei materiali in condizioni ottimali.


La vigilanza insieme alla manutenzione rappresentano alcuni degli aspetti più importanti della gestione della sicurezza, ma spesso, anche quelli più trascurati.

Anche una progettazione corretta e attenta ai provvedimenti di sicurezza di tipo preventivo e difensivo non riesce ad essere efficace nei confronti di una cattiva gestione della sicurezza.

F.S.Carlo







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