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Dove si mettono in pratica le buone regole di gestione delle reti...
Postato il di tok
Articoli di ingegneria idraulica
SOMMARIO
L'articolo si rivolge agli addetti alla gestione degli acquedotti per
sollecitare il funzionamento delle reti di distribuzione a pressione
regolata in sostituzione di quella a pressione di testata fissa che
viene normalmente adottata. A conferma dei buoni risultati ottenibili,
si cita l'esempio di una ditta brasiliana che effettua, per conto
terzi, la regolazione intelligente della pressione di funzionamento di
acquedotti  concepiti per funzionare a pressione costante.

Scritto da Marcello Meneghin

DOVE SI METTONO IN PRATICA LE BUONE REGOLE DI GESTIONE DELLE RETI
ACQUEDOTTISTICHE CHE IN ITALIA SONO MISCONOSCIUTE


L'importanza che riveste la pressione di esercizio delle reti
acquedottistiche costituisce da tempo un elemento fondamentale nella
attività  di chi scrive. Le proposte da mè avanzate in molteplici
occasioni e confermate dai lusinghieri risultati ottenuti nella
gestione di acquedotti realmente esistenti,
prevedono di abbandonare le reti tradizionali alimentate con pressione
costante, a favore di quelle aventi una pressione di testata variabile
in funzione dei risultati da ottenere al domicilio dell'utenza. L'
adozione di tali principi, in dettaglio illustrati in molti articoli
del sito http://altratecnica.it , comporta notevoli vantaggi
finali, tutti comprovati in esercizi reali di acquedotti, sopratutto
in ordine alle economie energetiche degli acquedotti a sollevamento
meccanico e, di drastica riduzione delle perdite occulte in
qualsivoglia tipologia acquedottistica. Si deve però constatare come
tale metodologia  non trovi quella diffusione che essa meriterebbe e
si continua invece a preferire reti a pressione fissa nel mentre per
la riduzione delle perdite occulte, che costituiscono la vera piaga
dei servizi idrici, si fa affidamento solo sulla eliminazione delle
falle senza tener conto che la loro presenza e i danni che esse
provocano dipendono anche e prepotentemente dalla anomala pressione di
esercizio. La attività del sottoscritto, volta  costantemente alla
diffusione ed attuazione pratica dei principi annunciati, non ha
trovato ascolto per decenni, tanto da farmi arrivare al convincimento
che è preferibile abbandonare ogni relativa velleità.
Si è invece verificato un fatto nuovo che, dopo tanti anni, finalmente
mi dà motivo di continuare nella attività di cui sopra.
E' accaduto che alcuni lettori dei miei articoli sulla tecnica
acquedottistica mi hanmo fatto sapere, illustrandomene la modalità  di
attuazione, che in un paese molto lontano da noi essendo posto
adfirittura agli antipodi dell'Italia  cioè il Brasile, si sta
sviluppando la tecnica della regolazione puntuale della pressione in
rete ottenendone risultati importanti. Mi è stato fornito  anche il
nominativo di una società brasiliana che svolge l'attività di
intervento su reti esistenti e, tramite inserimento di particolari
apparecchiature idrauliche comandate e controllate da sistema
automatico computerizzato, regolano con continuità la pressione
ottenendo risultati così notevoli da contenere, in alcuni casi, il
proprio compenso in una piccola  percentuale dei benefici ecconomici
che derivano alll'Ente gestore dall'applicazione del metodo. Alcuni
dati di questa interessante attività possono essere letti nel suo sito
internet http://bbl.com.br  nel mentre chi scrive si è già messo in
contatto per avere dati su interventi realmente effettuati al fine di
poter valutarne in concreto la convenienza e, se i risutati
confermeranno le premesse, darne ampia divulgazione al fine di
promuoverne l'applicazione anche in Italia.
Come considerazione finale è da rilevare come la regolazione praticata
in Brasile di cui si è detto e i cui risultati di per sè sono buoni,
costituisca, ad avviso del sottoscritto, solo un primo passo per la
regolazione razionale della pressione da adottare negli acquedotti
esistenti ma che risultati ancora migliori si possano ottenere
modificando radicalmente la costituzione delle reti secondo le regole
spiegate negli articoli del sito http://altratecnica.it e
sostanzialmente basate sulla regolazione  di testata.
 
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