Anonymous Scrive "Il CREDA, Comitato Regionale per la Difesa degli Appaltatori, invita tutti gli organi di stampa regionali a dare ampio spazio al presente comunicato al fine di porre alla giusta attenzione di tutti la sconcertante approvazione del Decreto di riforma del settore dei lavori Pubblici in Sicilia. Il Decreto, proposto dall'Assessore Luigi Gentile e condiviso dalla Giunta Regionale è uno dei provvedimenti più dannosi che potevano essere introdotti e causerà il collasso dell'intera economia siciliana. Decidere di introdurre in Sicilia lo stesso sistema di aggiudicazione delle gare d'appalto vigente nel resto del territorio nazionale significa voler condannare migliaia di imprese al fallimento e soprattutto è la palese dimostrazione che chi governa la Sicilia, dopo anni di dibattito, non ha ancora capito come funziona realmente il comparto.
Vorremmo ricordare all'Assessore Luigi Gentile che questo provvedimento è solo frutto del suo maldestro operato e mente sapendo di mentire quanto afferma che al decreto si è arrivati dopo ampio dibattito con le parti sociali. Nessuna associazione datoriale, Creda, Ance, Aniem,Cna. Secolo XXI è stata mai ascoltata negli ultimi mesi anzi le tante proposte venute dalla base sono state puntualmente ignorate. Introdurre in Sicilia, in un momento di così forte contrazione economica, il sistema ad asta libera significa imporre alle aziende del settore la chiusura definitiva e il licenziamento di migliaia di operai. Questo sistema aiuterà solo chi opera secondo logiche di malaffare e che solo per questa ragione potrà aggiudicarsi i lavori con percentuali di ribasso oltre il 40%. Invitiamo l'Assessore Gentile e tutta la Giunta Regionale a dare un'occhiata ai risultati che ha prodotto questo sistema nel resto del paese ( risoluzione anticipata dei contratti, collasso economico delle aziende e perdita di miglia di posti di lavoro, lavori eseguiti con materiali scadenti) prima di parlare di rivoluzione positiva sia in termini economici che di legalità. Porteremo avanti una battaglia serrata contro questo Decreto per tutelare le nostre aziende e i nostri operai certi e consapevoli che l'arma del voto democratico in nostro possesso sarà puntualmente utilizzata alla prossima tornata elettorale per bocciare sonoramente questo Governo Regionale e il suo Assessore Luigi Gentile che per l'ennesima volta hanno tradito il patto con gli elettori siciliani e li stanno condannando ad una definitiva condizione di sottosviluppo.
Il presidente
Geom. Antonio Bonifacio
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