A partire dal 2011 per l'industria edilizia europea è prevista una ripresa, ma tuttavia prima del 2012 non è ipotizzabile un ritorno ai tassi di crescita pre-recessione. È quanto emerge dagli ultimi sondaggi effettuati dagli istituti di consulenza e di ricerca appartenenti al Gruppo Euroconstruct, che riunisce 19 Paesi dell'Europa occidentale e centrale.
Dopo il rallentamento registrato già nel 2008, dovuto a una brusca frenata nell'edilizia abitativa, l'industria europea delle costruzioni ha subito un duro colpo con la crisi economica mondiale esplosa nel 2009, definito “l'anno peggiore da oltre un decennio” dagli esperti di Euroconstruct. Il crollo della domanda di edifici, soprattutto nel comparto residenziale, ha prodotto unacontrazione dell’8,4% del volume edificato in Europa, portando il valore attorno a 1,4 miliardi di euro. La contrazione ha assunto proporzioni molto diverse da Paese a Paese ma, con la sola eccezione di Svizzera e Polonia, ha interessato tutti i mercati. La Germania se l’è cavata ancora bene con un -1,2%, mentre Spagna (-21,5%) e Irlanda (-32,3%), dove nella fase espansiva precedente si era costruito ben oltre il fabbisogno reale, hanno subito un vero e proprio crollo.
da casaclima.com
Forte crisi del residenziale di nuova costruzione
La causa principale di questi risultati, secondo Euroconstruct, è la grave crisi che ha colpito l’edilizia residenziale nella maggior parte dei Paesi europei. Nel 2009 la costruzione di nuove abitazioni in Europa è diminuita in media del 22,5%. In Spagna e Irlanda il volume edificato è destinato addirittura a dimezzarsi nel periodo 2009-2012. Contando su un rapido aumento del valore, molte famiglie di quei Paesi si sono esposte finanziariamente per l’acquisto di immobili. Prospettive di guadagni apparentemente senza fine hanno richiamato numerosi speculatori che hanno contribuito a gonfiare la domanda: alla fine la bolla è scoppiata e la crescita si è interrotta bruscamente. Secondo i dati di Euroconstruct, la Germania è fra i pochi mercati che possono contare su una moderata ripresa (+4%) nei prossimi anni.
Cresciute solo le infrastrutture
Se l'edilizia non residenziale (edifici pubblici e commerciali) è calata del 9,7% nel 2009, la costruzione di infrastrutture ha registrato una crescita moderata con una media di +1,7% a livello europeo. In seguito alla forte contrazione dell’edilizia residenziale sono cambiati gli equilibri fra i tre comparti. Mentre la quota delle infrastrutture sul volume totale aumenterà dal 22% del 2008 al 25% del 2012, l’edilizia residenziale e commerciale perderà terreno.
Incentivi alla ristrutturazione
Anche l'attività di ristrutturazione, che in passato si era dimostrata particolarmente resistente alla crisi e in molti Paesi aveva sostenuto gli interventi di risanamento degli edifici esistenti, ha subìto una riduzione nel 2009, pari al 3% circa. Ciononostante, gli incentivi alla ristrutturazione sosterranno l’attività edilizia nel comparto residenziale anche nei prossimi anni, pur con tassi di crescita annui limitati all’1-2% in virtù del volume già elevato.
Il peggio è passato
Sempre secondo Euroconstruct, il fondo è stato toccato nel biennio 2008-2009, nel 2010 i 19 Paesi dell’Euroconstruct dovranno fare i conti con un ulteriore leggero arretramento dell’attività (-2,2%), ma dal 2011 la curva dovrebbe tornare a salire (+1,6%). Nel 2012 l’attività edilizia in Europa dovrebbe crescere nuovamente più del prodotto interno lordo, nell’ordine del 2,5%.