CAVI ATTORCIGLIATI - CAUSE E RIMEDI
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Tutti abbiamo notato come i cavi elettrici, i cordini ed in genere tutti gli
oggetti filiformi col passare dei giorni di loro utilizzazione si attorcigliano
sempre di più assumendo una forma non prevista e che peggiora continuamente.
Nella presente nota si cerca di spiegare le ragioni del fenomeno e di proporne
il rimedio.
Occorre, a tale scopo, esaminare i diversi modi possibili per effettuare il
riavvolgimento quando un cavo viene riposto. Esiste a tal proposito una regola
fissa che indica come il riavvolgimento stesso non debba mai avvenire facendo
rotare il cavo attorno ad un rocchetto con quella che chiameremo modalità n.1,
ma che debba essere invece quest'ultimo a ruotare per operare il riavvolgimento
(modalità n.2). Operando nel primo modo si imprime, inavvertitamente, al cavo
una torsione di 360 gradi attorno al suo asse ad ogni spira dell' avvolgimento,
causa prima dell'inconveniente citato.
Di Marcello Meneghin www.altratecnica.it
Per convincersene basterà eseguire il
seguente piccolo esperimento.
Si tagli una striscia di carta lunga circa mezzo metro e larga mezzo centimetro.
La si avvolga attorno ad un bastoncino rotondo tenendo fermo quest'ultimo con la
mano sinistra e facendo girare la striscia con la mano destra. Ad operazione
conclusa si dovrà ottenere la striscia che aderisce perfettamente alla
superficie del bastoncino. A questo punto si tiri con la mano destra l'estremità
libera della striscia parallelamente all'asse del bastoncino facendola quindi
uscire di testa mentre con la sinistra si terrà ben fermo il bastoncino stesso.
Si otterrà una forma elicoidale con la carta totalmente attorcigliata. Lo stesso
fenomeno si verifica quando si avvolge un qualsiasi cavo attorno ad un braccio e
cioè dalla mano al gomito. Anche in questo caso si tratta di operazione fatta
con modalità 1 e quindi, quando il cavo sarà utilizzato, sarà già stato
inavvertitamente attorcigliato tante volte quanti sono stati i giri attorno al
braccio. Ripetendo tale operazione ogni volta che il cavo viene utilizzato si
viene ad aggiungere via via nuove torsioni a quelle precedenti con un risultato
finale disastroso.
Proviamo ora a ripetere l'esperimento con la modalità n. 2. Questa volta terremo
ferma l'estremità della striscia e la faremo avvolgere attorno al bastoncino
facendo girare quest'ultimo attorno il suo asse con la destra. Per svolgere la
parte conclusiva dell'esperimento, toglieremo la striscia facendo girare il
bastoncino in senso contrario rispetto a quello precedente. Essa sarà, allora,
perfettamente diritta.
Dimostrato come la modalità n. 1 di riavvolgimento cavi sia da bandire perchè
causa della dannosa torsione vediamo alcune delle regole da seguire per porvi
rimedio. Innanzitutto si dovranno utilizzare gli avvolgitori che si trovano in
commercio e che, essendo tutti basati sulla rotazione del rocchetto di
avvolgimento, non creano alcun danno ai cavi. Questo concetto vale per le
prolunghe elettriche reperibili in negozio complete del rocchetto di
riavvolgimento, per i tubi in gomma da giardino muniti di gabbia cilindrica con
manovella di rotazione, delle prolunghe telefoniche anch'esse complete di rullo
di avvolgimento e per molti altri oggetti simili. Con questi accessori, anche
chi lo volesse a tutti i costi, non potrebbe svolgere o avvolgere il cavo senza
far rotare il rocchetto: è pertanto garantita l'assenza di attorcigliamento del
cavo.
Vediamo ora come fare nella manipolazione di oggetti filiformi quando non sia
presente il rocchetto di avvolgimento e si debba necessariamente far rotare
l'oggetto stesso. Visto e considerato che ad ogni spira di avvolgimento
corrisponde una rotazione di 360 gradi dell'oggetto attorno al proprio asse, la
soluzione del problema va trovata compiendo alternativamente alcuni giri in
senso orario ed altrettanti in senso antiorario.
Ed
ecco alcuni esempi.
Primo esempio: il gomitolo di spago.
La confezionatura automatica a macchina dei gomitoli è fatta con la metodologia
n. 2 e quindi senza torsione. Se invece la confezionatura del gomitolo viene
fatta a mano e quindi con quella n. 1, si provoca inavvertitamente
l'attorcigliamento dello spago e tale inconveniente viene segnalato verso la
fine del lavoro osservando la parte di spago ancora da avvolgere.
Il problema può essere risolto cambiando, ad esempio ogni cinque giri, il senso
di rotazione.
Ci si accorgerà verso la fine dell'operazione che lo spago non ha subito
modifiche di rilievo.
Da tener presente un ulteriore accorgimento. Invertendo, come consigliato prima,
ogni cinque giri il senso di rotazione della manovra di avvolgimento si ottiene
un gomitolo irregolare con inversione alternata del cavo lungo la superficie del
gomitolo stesso. Tale inconveniente può essere evitato facendo girare di 180 °
il gomitolo ogni volta che si inverte il senso di rotazione: ne risulterà un
gomitolo perfetto con posa continuativa e normale delle sue spire. Il risultato
sarà ancora migliore se la rotazione di 180° avrà luogo alternativamente in
senso orario ed antiorario al fine di eliminare anche la residua rotazione di
180° dello spago provocata con la procedura semplice. Il tutto è più difficile
da spiegare che da fare. E può essere così riassunto.
Dovendo avvolgere a mano un gomitolo iniziare girando in senso orario. Dopo
cinque giri invertire il senso di rotazione e quindi avvolgere in senso
antiorario. Questa operazione sarà preceduta da una rotazione di 180° in senso
orario del gomitolo in modo che l'operazione di avvolgimento sia continua .
Fatti altri cinque giri invertire i due sensi di rotazione da orarrio ad
antiorario.
Secondo esempio: cavo da avvolgere attorno il braccio.
Di solito questa operazione ha luogo facendo passare il cavo dal gomito alla
forcella formata da indice e pollice. Per evitare ogni inconveniente è
sufficiente operare in croce e cioè alternare con continuità un giro fatto in
senso orario con uno antiorario e ciò per l'intera durata dell'operazione. Si
potrà verificare il risultato appoggiando su un piano l'originale matassa che ha
una conformazione a otto e tirando l'estremità del cavo: lo si vedrà dipanarsi
senza alcun problema.
Terzo esempio: cavo sottile da avvolgere attorno alle dita.
Questa operazione normalmente viene fatta facendo girare il cavetto tra indice e
pollice ben aperti. Anche in questo caso si eviterà ogni inconveniente agendo in
croce e cioè facendo passare il cavetto tra dito e dito ma con percorso
invertito ad ogni spira, in pratica disegnando tanti 8
Quarto esempio. Un caso di attorcigliamento molto frequente è quelle del cavo di
un piccolo elettrodomestico. Esaminiamo l ferro da stiro. Una normale operazione
che iniziasse dalla parte terminale cioè vicino alla spina per finire a ridosso
del ferro, indurrebbe nel cavo tante rotazioni attorno al suo asse quanti sono
le spire di avvolgimento. Se l'operazione inizia invece in prossimità del ferro
lasciando l'estremità con la spina libera di ruotare, ad avvolgimento avvenuto
non si sarà impressa alcuna rotazione al cavo.
Una ulteriore prova della validità dei concetti esposti è data dalle matassine
di lana che normalmente vengono vendute con confezione a otto atta a risolvere,
come detto, il problema.
Un altro consiglio. I gomitoli di spago reperibili in commercio, sono muniti di
un foro centrale che consente all'utilizzatore di prelevare i pezzi di spago che
gli servono, con la modalità n. 2, quindi senza provocare torsioni nello spago
che si vuole utilizzare semplicemente infilando in detto foro un dito, una
matita o un qualsiasi perno attorno cui far rotare il gomitolo. Un'altra
modalità che porta allo stesso risultato e che è valida per qualsiasi tipo di
gomitolo, consiste nel lasciar, per tutta la durata del prelievo, libero il
gomitolo entro un qualsiasi recipiente in modo che possa ruotare liberamente
attorno al suo asse. Si otterrà uno spago perfetto senza alcun attorcigliamento
per tutta la sua estensione. Qualora invece si operasse con le consuete modalità
cioè tenendo fermo il gomitolo, si otterrebbe, specialmente in caso di elementi
molto lunghi, degli spaghi che denuncerebbero anomale torsioni.
In definitiva le tre regole di base per avvolgere o svolgere un cavo sono le
seguenti.
a) Fate sempre girare il rocchetto evitando nella maniera più assoluta che sia
il cavo a girare attorno al rocchetto fermo;
b) Quando dovete per forza arrotolare un cavo attorno ad un oggetto fermo
alternate giri in senso orario con altrettanti in senso antiorario, se possibile
disegnando, nello spazio, tanti 8;
c) Quando srotolate un gomitolo o un rocchetto lasciateli liberi di girare.
d) Quando avvolgete un cavo che ha una sola estremità libera, iniziate sempre in
prossimità della estremità fissa.
Per ulteriori dettagli vedi http://altratecnica.it
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