Oggi e domani la due giorni di dibattiti e premiazione al Palazzo dell’Expo di Pedara
Ripensare le aree delle stazioni turistiche del Parco dell’Etna in chiave contemporanea: questa la proposta emersa stamattina dal dibattito tra i professionisti del settore, che si è svolto al Palazzo dell’Expo di Pedara in occasione del premio “Quadranti d’architettura” - intitolato alla memoria di Giovan Battista Vaccarini...
L’evento si avvia alla conclusione della sua terza edizione confermandosi «un importante appuntamento regionale per la valorizzazione dell’architettura contemporanea in Sicilia – come sottolineato dal suo ideatore Gaetano Pappalardo – che quest’anno acquista valore dal prestigio della giuria e dalla sinergia tra architetti e ingegneri». Un successo dettato dalle oltre 50 domande di partecipazione per le sei sezioni di gara che hanno presentato innovative proposte per allestimenti d’interni, e coinvolto anche i professionisti siciliani che si sono distinti all’estero, le scuole di formazione e gli autori di opere prime.
La due giorni - che si concluderà con la premiazione di domani, sabato 4 luglio – è patrocinata dal Comune Pedara: «Porgo un ringraziamento ai due ordini per la passione e la competenza che contraddistinguono il Premio – ha affermato il sindaco Anthony Barbagallo – per la città di Pedara è un orgoglio ospitare quest’evento che considero un importante contributo al miglioramento dello spirito e delle tradizioni nostrane».
L’iniziativa rientra nel quadro più ampio di potenziamento della produzione architettonica siciliana, come sottolineato dal vice presidente degli Architetti Luigi Longhitano: «Quadranti d’Architettura rappresenta l’unico premio in Sicilia che valorizzi la qualità architettonica isolana e che riconosca l’elevata competenza dei professionisti locali. L’architettura è dell’uomo e come tale è un patrimonio che va condiviso e ottimizzato, il ruolo dell’architetto deve acquistare autorevolezza e lo deve fare nella sua contemporaneità, avendo anche tutte le carte in regola per diventare punto di riferimento per il Mediterraneo».
Integrare la millenaria architettura rurale etnea con un’impronta moderna è la proposta accolta dal direttore del Parco dell’Etna Giuseppe Spina: «Il continuo confronto con i professionisti favorisce anche una chiave di lettura contemporanea del paesaggio etneo, che potrebbe vedere ben integrate tradizione e innovazione, soprattutto nelle aree delle stazioni turistiche».
«Un percorso di promozione dell’architettura contemporanea nell’isola e di riconoscimento del ruolo del professionista – ha affermato Giuseppe Scannella, segretario dell’Ordine degli Architetti – che riporta al centro dell’attenzione comune la qualità architettonica, il paesaggio e gli interventi necessari per favorirne la crescita». Un percorso valorizzato dalla sinergia tra i due ordini professionali degli Architetti e degli Ingegneri di Catania, rispettivamente presieduti da Antonio Licciardello e Carmelo Maria Grasso.
Oggi alle 16.30 si terrà un convegno a cui parteciperanno gli esponenti della “Escuela Tecnica Superior de Arquitectura” dell’Università Politecnico di Madrid in Spagna, paese straniero protagonista del gemellaggio culturale di quest’anno. Domani 4 luglio si svolgerà la cerimonia di premiazione che, tra gli altri, vedrà la consegna dei “premi alla carriera” all’arch. Carlo Furci, per la lunga attività professionale, e all’ing. Camillo Bosco per il suo impegno civile a favore dell’architettura e per l’operosa attività di progettista e strutturista svolta nel territorio.
3 luglio 2009
U.S.